pubblicato il 19/08/2012
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itinerario 52
DUE GIORNI SUL SÄNTIS

Ebenalp - Säntis - Rotsteinpass - Hoher Kasten

 

Localizzazione:
Regione del Säntis, massiccio dell'Alpstein, Canton Appenzello Interno, Svizzera
Wasserauen
Wasserauen (c'è un grande posteggio)
Partenza:
Stazione superiore della Wasserauen - Ebenalp

Arrivo:

Stazione superiore della Hoher Kasten - Brülisau
A Brülisau per Weissbad (che si trova sulla linea Appenzello - Wasserauen)

Dislivello:

Primo giorno: 986 m 453 m
Secondo giorno: 830 m 1161 m

Totale: 1816 m 1614 m

Punto più basso: Fählenalp 1457 m
Punto più alto: Säntis 2453 m

Itinerario:

Primo giorno:
Ebenalp   Schäfler   Öhrli   Säntis   Rotsteinpass

Secondo giorno:
Rotsteinpass   Altmasattel   Häderen   Fählenalp   Bollenwees   Saxerlücke   Stauberenkanzel   Hoher Kasten
Durata:
Primo giorno:
Ebenalp 45min Schäfler 1h 20min Öhrli 1h 30min Säntis 1h Rotsteinpass
Totale primo giorno: 4h 35min

Secondo giorno:
Rotsteinpass 30 min Altmasattel 1h 15 min Häderen 25 min Fählenalp 15 min Bollenwees 20 min Saxerlücke 1h 10 min Stauberenkanzel 1h 30 min Hoher Kasten
Totale secondo giorno: 5h 25min

Totale (per i due giorni): 10h
Difficoltà:
I sentieri che abbiamo percorso caratterizzati dai passaggi molto esposti dove è indispensabile avere un passo molto sicuro e non soffrire di vertigini. È inoltre richiesta una buona condizione fisica: le salite, spesso sulla roccia, sono molto ripide. Non direi però che il percorso è pericoloso: è stato ottimamente messo in sicurezza. Tutte le zone esposte sono dotate di almeno una corda per tenersi (a volte anche due). Riassumendo: sentiero difficile ma non pericoloso.

T3 - Escursione di montagna impegnativa (secondo la scala del CAS)
Di regola traccia visibile sul terreno, passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l'equilibrio. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Singoli passaggi con pericolo di cadute esposte, pietraie, versanti erbosi senza traccia e cosparsi di roccette. Esigenze: passo sicuro, buoni scarponi da trekking. Discrete capacità d'orientamento. Conoscenze base dell'ambiente alpino.

Punti di ristoro:
Possibilità di ristoro a Ebenalp, Schäfler, Säntis, Rotsteinpass, Bollenwees, Stauberenkanzel et Hoher Kasten
Varianti:
La capanna sul Rotsteinpass è raggiungibile anche con un sentiero più facile. La gita può anche essere accorciata: a Stauberenkanzel c'è una funivia per scendere in pianura
Commento:
La regione del Säntis è veramente eccezionale, il panorama è incredibile. Escursione da rifare!
Data:
Escursione effettuata il 17 e il 18 luglio 2012
Partecipanti:
image
Claudio Florent
Collegamenti internet (fonti):
Sito della capanna del Rotsteinpass (in tedesco)
Sito della funivia Wasserauen - Ebenalp (in tedesco)
Sito della funivia Hoher Kasten - Brülisau (in tedesco)
Altri itinerari nella regione:
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CARTINE

Clicca qui per scaricare la cartina escursionistica della regione (file PDF) - edizione 2012

 

DESCRIZIONE E FOTO

La nostra escursione inizia con un viaggio sulle ferrovie dell'Appenzello (Appenzeller Bahnen). Penetriamo nel massiccio dell'Alpstein a bordo di un vagone di un tipico colore rosso. Il tempo è bello, ciò che ci lascia presagire una magnifica e calda giornata estiva (questo è ciò che credevamo in quel momento).


sul treno poco prima Wasserauen

Arrivati a Wasserauen scendiamo dal treno e attraversiamo la strada cantonale per andare a prendere la funivia per Ebenalp. Durante la salita, dalla cabina si vede un sentiero molto interessante che passa attraverso un tunnel e lungo una parete rocciosa dove si trovano una locanda e una cappella letteralmente incorporate nella roccia. Oggi però noi non passeremo da qui, sarà per un'altra volta. Una bella sorpresa ci attende una volta scesi dalla cabina a Ebenalp: un magnifico panorama sulla regione di Appenzello con il Lago di Costanza sullo sfondo.


la vista a Ebenalp

Guardando verso est vediamo una a forma di panettone con un'antenna al di sopra: si tratta di Hoher Kasten, il punto finale del nostra gita. Ci arriveremo domani. Guardando verso sud-ovest vediamo il Säntis. Il cielo brilla sopra la sua vetta e abbiamo già l'acquolina in bocca pensando alla bella vista che ci deve essere lassù. Come vedremo, le cose sono però andate in altro modo.


Hoher Kasten


il Säntis è là

Iniziamo quindi a camminare in direzione del Säntis. Dopo pochi minuti la vista si apre sulla nostra sinistra: vediamo il magnifico Seealpsee e la bella montagna che lo sovrasta. Questo lago ha una caratteristica molto particolare: le sue acque diventano talvolta di colore rosso. Questo evento naturale, è dovuto al un'alga unicellulare, la "Tovellia sanguinea", che, quando fa molto caldo per diversi giorni, si moltiplica in modo molto importante dando il suo colore (il rosso) a tutto il lago. Fortunatamente l'alga rossa è completamente innocua.


vista sul Seealpsee

Continuiamo a camminare. Il sentiero inizia salire. Transitiamo dalla locanda di Schafler a 1912 m. Qui inizia il vero sentiero di montagna (difficoltà T3): poco dopo dobbiamo scendere da una scaletta metallica (che non ci pone nessuna difficoltà). Il sentiero scende di circa 60 metri prima di iniziare a risalire. A Lötzlialpsattel passiamo dall'altra parte della montagna, in un luogo chiamato Öhrli. Qui siamo davvero tagliati fuori dal mondo: non c'è niente e non si vede nulla che ci ricordi la civiltà. Un oasi di pace insomma. Ed è qui che cediamo ai richiami della fame e ci fermiamo a fare picnic. Dopo aver mangiato, quando ricominciamo a salire verso il Säntis, vediamo una marmotta non molto lontano da dove ci troviamo.


Öhrli


Öhrli


la marmotta

In cima a Öhrli, dove si ritorna dall'altro lato della montagna, incontriamo il vento. Un forte vento. Tanto forte da obbligarci a vestirci con abiti un po' più caldi.


Florent con maglione e berretta

Poco dopo incontriamo le prime difficoltà (vedi foto). C'è comunque una corda (un cavo ad essere onesti) per tenersi.


le prime difficoltà

Avvicinandosi al Säntis incontriamo la prima neve. All'inizio ci sono solo alcune chiazze qua e là. Rapidamente la presenza del manto nevoso però aumenta. Peggio: il Säntis è ora nascosto da una fitta nebbia. Ancora peggio: vediamo in lontananza che il sentiero è ricoperto da uno spesso strato di neve e che il percorso che segue è molto ripido. Evidentemente non abbiamo preso le pelli di foca, ci chiediamo quindi se è possibile e ragionevole arrivare al Santis in queste condizioni. Fortunatamente, il percorso che abbiamo visto da lontano non corrisponde esattamente al sentiero che sale in vetta. Dopo aver camminato a lungo la neve, il sentiero gira a destra e prosegue salendo tra le rocce. Questa partie è molto tecnica e fisica, ma è sempre meglio che andare a piedi nella neve.


ecco la neve


ancora più neve con il Säntis davanti a noi ma nascosto dalla nebbia


la neve è ovunque


la salita tra le rocce

Il sentiero prosegue in seguito sulla cresta fino al Säntis. Il percorso è stato messo in sicurezza: c'è sempre almeno una corda per tenersi. Noi siamo però sempre immersi nella nebbia e ci accorgiamo di essere arrivati in vetta solo pochi metri prima di esserci, quando vediamo i cavi della funivia. Il Säntis si attraversa in una galleria scavata sotto la funivia e il ristorante. Una porta permette l'accesso al ristorante e alla sua terrazza panoramica. Inutile dire che noi non abbiamo visto nulla, ci siamo però fermati a bere qualcosa e per indossare abiti più caldi.


il sentiero nella nebbia

Ora dobbiamo seguire la cresta fino alla capanna del Rotsteinpass. Per fortuna usciamo subito dalla nebbia. Il percorso è spettacolare: ci sono diversi passaggi con scalini scavati nella roccia e luoghi molto esposti, tanto che ci chiediamo come hanno patto per far passare un sentiero da qui. Tengo comunque a sottolineare che tutto il percorso è stato ottimamente messo in sicurezza.


il sentiero lungo la cresta


dove è il sentiero?


passaggio molto impressionante

Dopo circa 40 minuti vediamo finalmente la capanna. Abbiamo però ancora diversa strada da fare prima di arrivarci.


la capanna del Rotsteinpass

A fine pomeriggio arriviamo finalmente alla capanna. si tratta di un edificio relativamente moderno, sembra quasi di essere in un hotel di montagna. La cena è "alla carte": noi abbiamo scelto sminuzzato alla panna con rösti.


la capanna del Rotsteinpass


la capanna del Rotsteinpass

La mattina dopo, quando ci svegliamo, il cielo è sereno (e senza nebbia!). Guardando fuori dalla finestra della nostra camera scopriamo che il Säntis non è fatto solo di strutture moderne: c'è anche un gruppetto di case più antiche (il Berggasthaus Alter Säntis). Il giorno prima a causa della nebbia non abbiamo visto niente.


il Säntis e la Berggasthaus Alter Säntis

Il nostro secondo giorno inizia con una salita, ancora una volta molto tecnica. Vediamo partire le altre persone che hanno dormito alla capanna e ci chiediamo da dove passano. È un vero sentiero, o è un "sentee di cavri"? La capannara e la cameriera, peraltro molto simpatica, ci rassicurano dicendo che il sentiero non è più pericoloso o difficile di quello percorso il giorno prima.


dove è il sentiero?


all'inizio della salita si ha una bella vista sulla capanna del Rotsteinpass


passaggio tecnico


passaggio messo in sicurezza con una corda

In cima, ad Altmann Sattel, la vista è magnifica. Mozzafiato. Non sappiamo come sia il panorama al Säntis, ma ci diciamo che qui è sicuramente migliore...


Altmann Sattel

Immagine panoramica
la vista da Altmann Sattel (clicca per ingrandire)

Dopo aver superato una "bocchetta", iniziamo a scendere verso Bollenwees. La prima parte è molto ripida, anche qui c'è una corda per tenersi. Rispetto a ieri, qui c'è fortunatamente poca neve. La vista davanti a noi è bellissima: vediamo l'itinerario percorso il giorno prima (il sentiero tra Ebenalp, Schafler e Öhrli). Vediamo anche Meglisalp e Seealpsee. Sullo sfondo c'è il Lago di Costanza. E il momento di fare un autoscatto!


eccoci qua

Scendendo vediamo il Fählensee davanti a noi, che però è ancora molto lontano. Ci lasciamo alle spalle un paesaggio fatto principalmente di roccia con poco verde per entrare in un mondo più "vivo": erba, fiori e farfalle ci fanno capire che non siamo più in alta montagna. Ben presto si incontra i primi segni di civiltà: le mucche. Passiamo dall'alpe di Häderen e raggiungiamo in breve tempo Fählenalp, bell'alpe in riva al Fählensee. Arrivati dall'altra parte del lago, e prima di fermarsi a Bollenwees al ristorante di montagna, scendiamo in riva con l'intenzione di mettere i piedi in acqua. Non si può dire che l'acqua sia calda, ma neanche esageratamente fredda, tanto che optiamo per una salutare e rinfrescante nuotata.


il Fählensee è ancora lontano


ciao bella mucca


il Fählensee


il meritato bagnetto

Dopo il bagno risaliamo fino al sentiero e ci fermiamo a mangiare al ristorante di montagna di Bollenwees. Io mi sono lasciato prendere dalla foga e ho ordinato un (buonissimo) piatto di rösti con formaggio Appenzeller e due "Spiegelei". Avrei però dovuto fare come Florent e prendere un Fitnessteller: durante il pomeriggio ho pagato a caro prezzo la mia ingordigia... Dopo il pranzo, la nostra gita prosegue con una salita verso la Saxerlücke (molto faticosa a causa dei rösti). Da qui si ha una bella vista sulla valle del Reno: vediamo Buchs, Vaduz e le montagne del Vorarlberg, in Austria. Dietro di noi vediamo il Fählensee e ristorante di montagna dove abbiamo mangiato.


Buchs, Vaduz e le montagne del Vorarlberg


il Fählensee e il ristorante

Continuiamo a camminare in direzione di Stauberenkanzel su un facile e molto frequentata sentiero. A Stauberenkanzel abbiamo una magnifica vista a 360 gradi. si vedono il massiccio dell'Alpstein, la regione di Appenzello, il Lago di Costanza, la valle del Reno, il Liechtenstein e il Voralberg. Qui c'è anche una funivia per scendere a valle (ma sul versante "sbagliato").

Immagine panoramica
la vista a Stauberenkanzel (clicca per ingrandire)

La nostra escursione non si ferma dunque qui; abbiamo ancora molta strada da fare prima di arrivare a Hoher Kasten. Il sentiero segue la cresta, facendo vari sali-scendi. Guardando dietro di noi vediamo il massiccio del Säntis, dove eravamo questa mattina. Ne abbiamo fatta di strada. Lontano davanti a noi vediamo Hoher Kasten. Alla nostra sinistra c'era una bella vista su Appenzello. Ai nostri piedi c'è invece una bella farfalla.


il massiccio del Säntis dove eravamo questa mattina


Hoher Kasten è ancora lontano


Appenzello


la bella farfalla

La giornata si conclude con l'ascesa a Hoher Kasten. La vetta è formata da una specie di "panettone" di 50-60 metri di altezza. Il sentiero segue la parete rocciosa sul lato ovest del "panettone" per poi salire in vetta passando dal lato nord, quello meno ripido e più accessibile. In cima c'è una terrazza panoramica e un ristorante. Noi andiamo però diretti alla funivia che ci porta a Brülisau in pochi minuti. Questa località è collegata con una linea di autopostale alla stazione di Weissbad. qui si conclude la nostra escursione di due giorni sul Säntis. Una passeggiata davvero eccezionale, per via della diversità del paesaggio, per i sentieri spettacolari, per la buona cucina e per la gentilezza e la cordialità delle persone incontrate. Una cosa è certa: torneremo di sicuro un'altra volta.

Immagine panoramica
la vista a Hoher Kasten (clicca per ingrandire)


Hoher Kasten e la sua funivia visti da Brülisau


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